Come cambia la pianificazione: pensare a lungo termine, agendo nel breve
Quando si prepara una fiera viene generalmente disperso fino al 60% del potenziale di successo a causa di una pianificazione carente e una formulazione poco chiara degli obiettivi. Invece una corretta programmazione può portare risultati sorprendenti.
In un’epoca caratterizzata da incertezza, scenari turbolenti, cambiamenti frenetici e continui, le aziende sono spesso costrette a rivedere piani e processi decisionali.
Un contesto come quello attuale potrebbe portare a pensare che la pianificazione a lungo termine sia poco utile o addirittura obsoleta, commettendo così un grave errore di valutazione.
Invece, la preparazione di una fiera richiede tempo e una pianificazione accurata: definire gli obiettivi partendo dal mercato di riferimento, selezionare la fiera giusta, prenotare con anticipo lo spazio espositivo (beneficiando così delle migliori tariffe e dei migliori posizionamenti in pianta).
Nonostante i rapidi e continui cambiamenti, la pianificazione a lungo termine è cruciale per sopravvivere al contesto attuale. Tuttavia, deve essere visto come un processo continuo e dinamico.
Una corretta pianificazione garantisce non solo una maggiore efficienza operativa, ma anche risultati in termini di ROI e di visibilità del proprio brand.
È essenziale anche pianificare le attività promozionali da svolgere prima, durante e dopo la fiera, come la corretta compilazione per tempo del company profile, la realizzazione di materiali pubblicitari e la definizione della strategia di comunicazione sui social media.
Senza dimenticare, ovviamente la progettazione dello stand, aspetto cruciale nella preparazione di una fiera: creare il layout, definire i dettagli e scegliere i materiali migliori.
Inoltre è essenziale prenotare per tempo i servizi fiera quali energia elettrica, acqua, connessioni internet, servizi di pulizia e predisporre per tempo le spedizioni dei prodotti, evitando costi inutili aggiuntivi e problemi dell’ultimo minuto.
In un mondo a breve termine, occorre essere pensatori a lungo termine per affrontare l’immediato.
Senza dimenticare, anche quando sembra andare tutto bene, che l’apertura al cambiamento e la tendenza all’innovazione devono essere costanti. La tendenza allo short-termismo, al breve termine e ai risultati trimestrali, “può rappresentare per le aziende una vera e propria tendenza suicida”, come evidenziato da Walter Romano .
Una nuova corretta pianificazione, invece, deve essere dinamica e flessibile: un processo continuativo che produca un piano flessibile e prontamente modificabile e adattabile.
Anche in questa fase la scelta del partner giusto può fare la differenza: un professionista del settore può dare supporto e preziosi consigli.
WES, da sempre aiuta le aziende a impostare una corretta pianificazione a lungo termine, offrendo un servizio completo e globale.
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